“Road Trip” tra Francia e Spagna.

Luoghi visitati: Mentone, Nizza, Saint Tropez, Cassis, Marsiglia, Marseillan, Montpellier, Lloret de Mar.

-Agosto. “Tosina l’organizzatrice” era alla ricerca di un volo economico per il viaggio estivo; ma a pochi giorni dalla presunta partenza, i prezzi erano alle stelle!. –

Non mi dó per vinta! Avevamo 15giorni giorni liberi; secondo voi restavo a casa? “Asssolutamente no!”. Così, io e le mie folli idee, andiamo da Andrea e gli proponiamo: “Se ci facciamo la costa Francese fino ad arrivare in Spagna?”. Bhè accetta! Il nostro viaggio estivo era salvo!. “Costa Azzurraaaa!?! Arriviamo!”.

Partiamo da Livorno in macchina e arriviamo fino a Nizza, la nostra 1ª tappa. Avevamo prenotato solo Il primo “hotel” gli altri pernottamenti invece strada facendo. Passiamo il confine con l’italia e ci fermiamo a Nizza.

NIZZA “ NICE” . Arriviamo al nostro appartamento con posto auto privato. -consiglio: cercate un alloggio con parcheggio privato, perché la sosta nei parcheggi è limitata a 2ore, quindi se non volete tornate a fare un nuovo biglietto o prendere una multa salata, prendete in considerazione solo i pernottamenti che offrono parcheggio, altrimenti vi costerà più tenere la macchina ferma, che l’intera vacanza!. Abbiamo prenotato tramite Airbnb al prezzo di 107€ 2 notti, l’appartamento si trovava a 5minuti a piedi dalla spiaggia, ovvero, dalla Promenade des Anglais.

Al tramonto facciamo una passeggiata proprio su questa “vietta” sul mare, fino ad arrivare nel quartiere della città Vecchia di Nizza (Veux Nice), in questa zona ci sono tantissimi ristoranti e locali.

Noi avevamo voglia di un primo piatto, quindi ci siamo fermati da “Basta Pasta”. https://g.co/kgs/vyb6du . In questo ristorante il menù è diviso in due parti: i tipi di paste e i tipi di sughi. Ovviamente i prezzi sono separati, quindi una volta scelto, dovrete sommare i prezzi. Per Andrea spaghetti al pesto, io invece volevo assaggiare un qualcosa di più tipico; Ho ordinato “Merda di Can” al ragù. “Si!” Avete letto bene, si chiama proprio così!. Dovevo assaggire questo piatto a tutti i costi! Non vi spaventate! sono semplicemente gnocchi dalla forma allungata! “É buona! la merda di can”.😂

Proseguiamo verso la piazza principale di Nizza, Place Masséna, è bellissima, strana, movimentata e piena di intrattenimenti da parte di artisti di strada.

In questa piazza troverete anche la Fontana attraversabile, con giochi d’acqua e di luci. Passateci nel mezzo e preparatevi a uscirne bagnati! È un gioco che fanno tutti, grandi e piccini, “Divertitevi!”.

La mattina siamo corsi in spiaggia, la Costa Azzurra ci stava aspettando! La spiaggia è fatta di ciottoli, stendiamo l’asciugamano e ci tuffiamo in questa magnifica acqua azzurra.

Per cena torniamo in zona Vieux Nice, e ci fermiamo nel ristorante “La Favola”. https://g.co/kgs/dKHpui . Super rinomato per le porzioni abbondanti dei suoi primi piatti, molto buono ve lo consiglio. Andrea s’è tuffato nelle lasagne!

Io ci sono andata più leggera con tonno e avocado.

La camminata sulla Promenade è davvero romantica e carina, si respira la brezza e il suono del mare.

Unico problemino? sono 7km di passeggiata! noi l’abbiamo fatta tutta, ma vi giuro sembra di non arrivare mai a una fine. “Ma non finisce più?”. Eravamo tentati di farci accompagnare con la taxi bici, ma abbiamo resistito. La cena era ormai digerita. Se scendete in spiaggia di sera, invece, stattenti ai topi. Di notte ballano!

Troverete in fondo alla vostra passeggiata l’opera “#ILoveNice” da qui potrete farvi le foto (se ci riuscirete) e vedere Nizza.

Volevano a tutti i costi farsi una foto con noi! “Oh, allora!”.

La mattina seguente partiamo per visitare Saint-Tropez. Visitiamo il porto con i suoi lussuosi Yacht e barche a vela.(Andrea si mangiava le mani), per distrarlo siamo andati in un negozio di chicchi, fornitissimo!

Sul porticciolo troverete le statue delle donne danzanti opera di Niki De Saint Phalle e passeggerete tra bancarelle di dipinti.

Proseguiamo fino al porto di Cassis dove abbiamo fatto una breve tosta e un tuffo in mare.

È porto veramente carino e curato, una mini città con negozietti e ristoranti.

Cassis. Prenotiamo con Airbnb, 3 notti a 125€ un appartamento tra Cassis e Marsiglia, posizione ottima, perché il nostro intento era quello di andare al mare alle Calanques e visitare la città di “Marseille”.

La sera ci fermiamo a mangiare sulla Plage de là Pointe Rouge, in un ristorante Francese “Restaurant Le Petit Mousse”, con i piedi nella sabbia e il mare accanto. https://g.co/kgs/iEgh7E

Ordiniamo, per me gamberoni, un mix di formaggi da dividere e per Andrea una tartare di carne con uovo crudo. “Sembrava finta! Fatta di Pongo”. A quanto era quotato che si sarebbe sentito male? Infatti arrivati a “casa”, ha suonato un concerto in bagno. Vi potete immaginare la faccia della ragazza che ci stava ospitando? Per non parlare delle due ragazze incontrate nello stabile…si sono fatte 10 piani a piedi gridando “Uhhhh! la Merde!”.

Secondo voi per quale motivo? Piccolo indizio: “Prrrrrr!” Io non riuscivo più a smettere di ridere! Quindi ricapitolando, evitate le tartare di “Pongo” se non volete fare le figure di ”Uhhhh la Merde!”.

La mattina seguente partiamo verso il Parc National de Calanques, ci aspettava una giornata piena di mare e camminate alle Calanques di Cassis.

Sto parlando di insenature fra imponenti scogliere, a strapiombo su un meraviglioso mare cristallino, le cui strade sono percorribili solo a piedi. Per rendere l’idea andate a vedere questa mappa⬇️ . https://it.plages.tv/guida/calanques-marsiglia-cassis. Io l’ho trovata molto utile e facile da comprendere, anche se prima di partire non capivamo come mai ci volesse così tanto tempo per arrivare al mare o tra una calanque e l’altra.

Non aver paura che dopo l’ho capito!

Cosa fondamentale portarsi dietro del cibo, tanta acqua, dei cappelli e crema solare per proteggersi dal sole, e indossate scarpe chiuse sportive o da trekking. Il parcheggio più vicino è il Parking de la Presqu’île, è a pagamento con un ticket giornaliero. https://g.co/kgs/kfqya8 . A dieci minuti di camminata da qui, troverete la Calanque de Port-miu, come suggerisce la parola è un porticciolo e qui potrete noleggiare un kayak, per visitare in un altro modo le calanque. Noi avevamo preso in considerazione questa opzione, per il giorno seguente, ma purtroppo ci fù vento e mare mosso e non è stato possibile il noleggio.

Proseguiamo dritto per Port-Pin dove finalmente ci siamo fatti un bagno! Questa cala è molto carina, l’acqua è cristallina, c’è la spiaggetta ed é vicinissima in kayak.

Calanque Port Pin

-Questi, erano i volti dei due giovani ragazzi, ancora ignari di quello che avrebbero dovuto affrontare per arrivare all’altra Calanque.-

Partiamo verso il sentiero per raggiungere la Calanque D’en Vau. (Quella che sognavo ancor prima di partire). Dopo una camminata a passo sostenuto di 20minuti, afa e caldo a 35º, arriviamo nella parte più alta della montagna, e lì, era arrivato il momento di discenderla.

Pensavamo di esser arrivati e invece!

Una mano lì, un piede là e così fino in fondo, con pezzi di massi che volavano giù.

Siamo scesi fino al sentiero che si collega all’altra strada da poter effettuare, quella di 1ora che parte dal parcheggio (La Gordiole). Il sentiero è composto da piccole rocce e ci sarebbe stata immancabilmente una caduta.

Questa volta è toccata ad Andrea! “Ho riso così tanto da far venire l’eco”.

Alla fine di questa prima fatica, il sentiero si apre sulla Calanque D’en Vau, a mio parere le più belle, nonché l’insenatura più grande che abbia mai visto. Siamo stati ricompensati dalla natura con uno spettacolo che ti lascia a bocca aperta, tanta bellezza nascosta dalle sue maestose scogliere e l’acqua color smeraldo come quella dei laghi di montagna. Non poteva chiamarsi in modo differente “D’en Vau”, “ne vale la pena”. Secondo voi? Ne vale la pena?.

• Calanque D’En Vau •

Ci rilassiamo, facciamo il bagno nelle sue acque alquanto gelide, mangiamo e riprese le forze é giunto il momento di andare. “E per il ritorno da dove passiamo”?. Non vi preoccupate sicuramente non vi perderete, la strada è la stessa, questa volta però la montagna la dovrete risalire! Quindi dopo la fatica iniziale e la giornata al mare, fatevi forza e non mollate!

Marseille

La mattina dopo andiamo a visitare la città di Marsiglia, città marittima e porto principale della Francia. Viene chiamata “La Napoli Francese”, è rumorosa, caotica, allegra e si mangia bene e fate attenzione ai furtarelli.

Io mi sono innamorata del mercatino di lavande e “Savon de Marseille”, i loro saponi sono buonissimi. Vogliamo parlare di quel profumo?. Sembrava di avere la lavanda nelle narici.

La piazza è caratterizzata da ristorantini di pesce con specialità la”bouillabaissebar” ovvero la zuppa di pesce marsigliese, bar dove mangiare Crepes dolci o salate, una ruota panoramica e dalla vista della Basilica di Notre Dame de la Garde, che si trova sul monte, visibile anche di notte.

• Vieux Port / Porto vecchio.

• Notre Dame de la Garde.

La Basilica si trova sulla montagna, nel punto più alto della città. Raggiungibile a piedi (faticoso), in bus o in macchina perché proprio in fondo alle sue scale si trova un parcheggio.

Arrivati quassù avrete la vista su tutta Marsiglia! Esternamente ha con colori alterni di bianco e grigio, mentre sopra di lei si trova la statua della Madonna in ora, che i Marsigliesi chiamano “Bonne-Mére”.

• Calanque du Sugiton •

L’ultima Calanque visitata è stata quella di Sugiton, per arrivare qui abbiamo parcheggiato presso il parco de Luminy, vicino al Campus universitario, qui si trova un parcheggio. Da lì ci aspettava un’ora di cammino tra la natura, è stata costruita anche una strada da percorrere quindi la passeggiata in discesa è fattibile.

Prima di arrivare al fatidico mare, troverete anche il tempo di farvi le foto. Ecoci qui, a metà strada con i nostri bei cappelli.

• Une belle vue💙⛰,
un grand amour❤️
et de beaux chapeaux👒 •

Finalmente arriviamo a destinazione. Le Calanque che aspettano i loro visitatori, “si fanno belle” per farsi trovare sempre impeccabili e super rinfrescanti!

Sapete che non sono un’amante della sabbia e odio quando te la ritrovi ovunque. Sono una tipa da scogliera “Si sà! il Livornese è di scoglio!”. Di solito riesco sempre a trovare il mio “scoglio comodo” e addormentarmi nelle peggio posizione, ma qui credetemi è stato impossibile. Facevano malissimo, sono proprio cattivi!

Arrivato il momento di tornare indietro, ci si siamo resi conto che un’ora di strada in discesa non era poi, niente male! Adesso ci aspettava in salita! Quindi più fatica e più tempo. “E noi Livornesi, che ci lamentiamo della salita della nostra cara e amata Cala del Leone!”.

Salutiamo Cassis e Marseille, e precedentemente la ragazza che ci ha ospitato, tra l’atro gentilissima, lei stava partendo in vacanza e ci ha lasciato le chiavi di casa, se volevamo, potevamo restare anche qualche giorno in più, ma proseguiamo per la nostra strada e arriviamo alla nostra prossima tappa, Montpellier.

Montpellier

Abbiamo prenotato con Airbnb, un appartamento condiviso con che dei ragazzi Francesi, che gestivano appunto appartamenti tramite questo sito.

Spesa 93€ due notti. Ragazzi simpatici e alla mano, ma sicuramente non conoscevano l’esistenza dell’anti calcare! A breve il rubinetto del lavandino in bagno, sarebbe diventato la stalattite di una caverna!.

Peró ci hanno accolto così!

Montpellier è una città universitaria, la piazza più bella è la Place de la Comédie, chiamata dai Francesi l’Oeuf (l’uovo), per la sua forma particolare. Qua troverete il teatro, una giostra tipica francese, la Fontana delle tre Marie e dei mercatini artigianali. In giro per la città troverete opere di street-artist.

In uno di questi mercatini, Andrea, mi ha regalato un braccialettino con scritto:

“ La vie est faite de petits bonheurs ” – La vita è fatta di piccoli piaceri –

È proprio così, sono le piccole cose, i piccoli piaceri che ci concediamo e i piccoli gesti quotidiani, a riempirci la giornata e la vita.

Marseillan Poco distante da Montpellier, ci siamo fermati in questa località di mare per rinfrescarci e divertirci un po’. La spiaggia è ad accesso libero, c’è anche una zona naturista, ma troverete anche stabilimenti balneari, in uno di questo abbiamo fatto aperitivo a base di affettati e gli immancabili formaggi. La sera abbiamo mangiato per qui, essendo località turistica di mare è piena di bancarelle, locali e “sagre”.

In giro per la città invece ci siamo calati in “usi e costumi del posto” abbiamo mangiato la loro famosissima baguette e il ”Croque Monsieur” il toast al formaggio (buonissimo). “Una baguette sotto l’ascella?”.

La nostra avventura nella Francia dei mille formaggi, era giusta al termine, adesso toccava alla Spagna!

Bienvenido en España.

Ogni viaggiatore ha una meta preferita in cui tornerebbe più e più volte, che sia dall’altra parte del mondo o dietro l’angolo; ma parlando di Regioni Europee la nostra preferita è la Regione Iberica, precisamente, proprio la Spagna.

-Oltrepassato il confine Francese, i cuori e i palati dei due giovani avventurieri, mutarono come per magia; erano in estasi, pieni di gioia, e come nei cartoni animati si poteva vedere il loro cuore, battere d’amore –

Il nostro obbiettivo era mare, relax e buon cibo! Come buona e immancabile abitudine ogni volta che mettiamo piede in terra spagnola, ci roviniamo di paella e sangria!

• LLoret de Mar •

Spiagge e divertimento. Lloret de Mar è il luogo di vacanze più popolare sulla Costa Brava, conosciuta da tutti per il divertimento, discoteche e ritrovo di giovani provenienti da ogni parte del mondo, ma anche per la sua lunghissima e riconosciutissima spiaggia principale, di ben 15km.

Arrivati siamo andati a cercare un parcheggio per l’auto, l’abbiamo trovato dietro al supermercato Mercadona, è un parcheggio al coperto e fanno biglietti giornalieri, di 3 giorni, settimali e così via. Il nostro pernottamento è stato presso “Hotel mas centre” al prezzo di 135€ per 3notti. Più “mas centre” di così! Si trova a 300 metri dalla spiaggia e è proprio sulla via dei negoziette di souvenir, salumi e così via… La città l’abbiamo girata completamete a piedi. Lasciamo i nostri zaini in albergo e ci dirigiamo in spiaggia! “¡Holaaaaaaaa!”.

•Platja de Lloret. Questa è la spiaggia principale sul lungomare, è molto affollata ma essendo immensa troverete posto anche voi..sicuramente non è la spiaggia da scegliere per il relax.

Ci siamo goduti la giornata con pezzi di cocco e push pop!…

La particolarità delle spiagge di Lloret, oltre al mare cristallino, è nelle sue acque; in 2 metri diventano subito profonde. (Questa cosa mi è piaciuta un sacco perché è noiosissimo, quando vuoi fare un bagno “come si deve” e devi camminare 50 metri prima di trovare l’acqua alta).

Nel tardo pomeriggio siamo tornati in albergo e abbiamo domandato alla signora della reception, dove poter trovare un buon ristorante spagnolo. Ci ha consigliato e mandati da un “suo amico”, raccomandandoci di informarlo, che era stata lei a indirizzarci.

Arrivati al ristorante capiamo che questo “amico” era più un “tirami-tirami”, il proprietario del ristorante sentendo il nome di lei era al settimo cielo, mancava solo la marcia nuziale di sottofondo! Così a incominciato a dirci, di quanto fosse bella la signora della reception! 😂 “ Chissà! Sarà sbocciata la Love story? “ Noi il compito da “Cupido”, l’abbiamo svolto egregiamente.

Il ristorante si chiama “ Can Tarrades”, fanno Tapas, paelle varie, menù di carne e pesce “buonissimo”! Ci siamo tornati 2 volte a cena e una volta per asporto, per mangiare una paella sul mare. Quindi ve lo consiglio col cuore, è il migliore in zona. https://g.co/kgs/9MmuaE

Dateci sangria e paella e saremo felici”. Io con il sorriso a 32.000 denti.⬇️

Il giorno dopo andiamo al mare; Lloret de Mar non è solo lo spiaggione immenso, ci sono anche tante calette da vedere, noi siamo andati in alcune di queste.

SA CALETA. Questa è la caletta più conosciuta, perché è quella dove si trova il Castello di Lloret “Castello D’en Plaja”. Questo Castello è visibile dalla spiaggia è dà uno stile pittoresco, ma sfortunatamente non è visibile al suo interno. ://g.co/kgs/PUC6Mp

Prendiamo il nostro materassino ananas, la ciambella cocomero e ci dirigiamo a fare la “macedonia” in spiaggia!😂. “¡Qué día tan bello!“.

Una delle cose che mi fa più ridere di Andrea é il suo “non andare d’accordo” con il mare. Non riesco ancora a capire come faccia a bere sempre l’acqua, anche se si trova sul materassino!
Per non parlare di quando si deve tuffare, non c’è verso di farlo buttare senza tapparsi il naso..

Platja/Cala de Sa Boadella. Spiaggia circondata da una pineta, libera e anche naturista, ma con tutti i servizi bar, doccia e bagni. Noi abbiamo trascorso un pomeriggio tra birra, sangria, frutta fresca, sole, acqua cristallina e sabbia dorata.

L’ultima sera invece torniamo al ristorante per prendere una paella nera d’ asporto, Andrea un hamburger e ci avviamo in spiaggia. Volevamo stare da soli, passare gli ultimi momenti a Lloret con un pic nic notturno; parlando in riva al mare, sotto il cielo stellato.

La particolarità di Lloret de Mar è che c’è “vita” ad ogni ora; grazie al mare e alla via principale delle discoteche e locali, piena di ragazzi/e pronti a far festa. Sulla spiaggia invece troverete il “Cocktails Mar i tu” è un beachbar che prepara i cocktail in versione gigante! “Más grande!” https://g.co/kgs/KxneBi

Per una vista dall’alto su Lloret, oltre al Castello, vi consiglio di andare alla Dona Marinera.

Dona Marinera. Si tratta di una statua realizzata in onore, di tutte quelle donne che un tempo salutavano e guardavano l’orizzonte, aspettando il rientro dei propri cari sarpati in mare, con la speranza di poterli riabbracciarli ancora.

Chissà come si potessero sentire quelle donne, senza avere notizie per giorni, mesi, forse anni dei loro amati; dover aspettare e aspettare ancora, con la speranza di vedere all’orizzonte la loro imbarcazione.

In spagnolo aspettare si dice “esperar” , perché in fondo aspettare è anche sperare.

In questo periodo di quarantena tutti voi state provando, anche se per poco, cosa vuol dire essere costretti a star lontano dai propri cari. Anche io in questo periodo sono lontana dal mio compagno di avventure, ma per me, non è la prima e nè sarà l’ultima volta; in tante mi domandano: “ma come fai a star così tanto tempo da sola, senza vederlo?” E chi invece chi mi dice :“Beata te! Potessi io!” 😂 .

Posso provare a spiegarvi però, quello che si prova quando finalmente ci vediamo dopo tanto tempo.

È un po’ come tornare ragazzini, quell’euforia che ti prendeva quando il ragazzo che ti piaceva, ti scriveva, e dopo esservi mandati mille messaggi, arrivava il momento di vedervi da soli.

Ma la cosa più bella è ricevere finalmente quell’abbraccio; quella sensazione che si sprigiona di benessere, amore e tranquillità. Quell’aria di “casa”, che ti fa sentire nel posto giusto, il tuo.

Fortunatamente abbiamo a disposizione ogni mezzo di comunicazione, vi immaginate se un giorno ci svegliassimo e fosse tutto fuori uso? A chi andrebbe il vostro primo pensiero?.

Tornando a noi… salutiamo la Spagna e ci dirigiamo verso Padova, ci aspettavano amici e parenti per festeggiare il 25º compleanno di Andrea! Ma ci aspettavano anche 11H di guida..

“¡Adiós España! Hasta pronto!”

Andrea voleva guidare dritto senza fermarsi, ma alla fine l’ho convinto e ne abbiamo approfittato per fare un giro a Mentone.

MENTON

Carinissima città sul mare, tra l’altro a pochi km dall’italia, è perfetta per una vacanza vicina, ma fuori dall’italia; soprattutto per chi ha bambini. Ci sono spiagge libere e stabilimenti balneari.

La città si presenta così: Un paesino storico con le sue casette colorate di colori pastello, costruite a picco sul mare. Vista dal porticciolo sembra di entrare in una cartolina. (Assomiglia alle 5 Terre).

Famosa è la scalinata per raggiungere la Basilica di Saint- Michel Archange, chiamata anche “La chiesa del mare”.

Sono sempre più convinta che le cose non programmate, siano le migliori e lascino sempre delle piacevoli sorprese.

Se non ci fossimo fermati, non avremmo mai scoperto questo coloratissimo paesino! E voi conoscevate già Menton?

I viaggi in macchina invece, ti danno la libertà degli spostamenti, di poter cambiare programma all’ultimo minuto, e di poter portare a casa tutti i souvenir e cibo che vuoi! Senza dover pensare al peso del bagaglio! Io mi sono portata a casa oltre alle calamite ecc..le “Ratatoille” e i salami quelli “Boni!” quelli Spagnoli..

Liberté, voyage, manger!

A presto per un altro “Road Trip” 🏎❤️

Pubblicato da tosinaadventures

Ciao! Sono Ilenia Tosi, per gli amici “Tosina”. Sono una ragazza come tanti di voi, che ama viaggiare e perdersi in giro per il mondo per ritrovare se stessa. Adoro mangiare e scoprire sapori nuovi, non importa se sia un piatto invitante o meno, devo assaggiarlo! Così poi, lo sperimento a casa. La mia idea è quella di farvi capire che è possibile viaggiare tanto e spesso, senza grandi spese! Basta pensare da viaggiatore e non da turista. Ogni occasione è buona per partire, bastano anche solo due giorni liberi. È una questione di scelte e di “prendere e andare”. Proprio per questo ho deciso di raccontarvi le mie avventure, in modo che possiate prendere spunto e avere consigli utili dai miei viaggi. Sono sempre in cerca di novità e posti nuovi e come ogni Acquario che si rispetti, ho il bisogno di sentirmi libera e la paura di esser rinchiusa in gabbia. Per questo “navigo” e amo fare viaggi wild e non programmati, vivere la giornata e prenderla così come viene. “Wild & Free” Fortunatamente ho incontrato il mio compagno di avventure Andrea, condividere questa passione con lui è un’altra storia. Per il resto spero di divertirvi, emozionarvi e farvi prendere da quella voglia irrefrenabile di partire. Non importa se sia in un posto sperduto o conosciuto da tutti. Viaggiate! che non c’è sensazione più bella di scoprire luoghi, usanze e sapori nuovi! •Not all who wander are lost•